Carbossiterapia amica della pelle

È un trattamento medico che consiste nella somministrazione per via sottocutanea di una bassa quantità di anidride carbonica allo stato gassoso

Patologie

Insufficienza venosa e linfatica, ulcere delle gambe, cicatrici ipertrofiche, invecchiamento cutaneo, psoriasi, cellulite e smagliature.

Vantaggi

Non è pericolosa. È anallergica e atossica.

Controindicazioni

Non si effettua su pazienti in gravidanza, con insufficienza respiratoria cronica, renale, epatica e cardiaca. Pazienti con diabete, anemia grave o con trattamenti in corso con inibitori dell'anidrasi carbonica.
93%

la percentuale di CO₂ in circolo nel corpo umano è diffusa nei globuli rossi
7%

la percentuale di CO₂ in circolo nel corpo umano si trova disciolta nel sangue venoso
324

i litri in media di CO₂ che ogni giorno il corpo umano produce a riposo
Guarda gli ottimi risultati
ottenuti con questa terapia
Le fotografie pre e post trattamento sono la prova dell'efficacia della carbossiterapia. Le immagini mostrano i risultati positivi ottenuti sui pazienti che si sono sottoposti a questa terapia medica nel corso degli anni.

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Come funziona la carbossiterapia?
Favorendo la vasodilatazione e contrastando la stasi venosa e dei liquidi, la carbossiterapia è utile per attivare il microcircolo. Grazie alla somministrazione per via sottocutanea di anidride carbonica si accresce il flusso ematico locale. L'incremento del flusso ematico locale è favorito da:
1 - dall'aumento della dilatazione e della ritrazione delle pareti elastiche di arteriole e metarteriole, favorendo la spinta del sangue dal flusso ematico al microcircolo
2 - dal rilassamento delle cellule muscolari lisce presenti a livello degli sfinteri precapillari
Perché la carbossiterapia riduce la cellulite?
Perché l'anidride carbonica agisce a livello del tessuto adiposo. Da un lato, la carbossiterapia stimola l'attività della lipasi intradipocitaria, l'enzima che idrolizza i trigliceridi presenti all'interno degli adipociti portando alla formazione di acidi grassi e glicerolo. Dall'altro, la carbossiterapia accresce la concentrazione locale di ossigeno mediante l'aumento dell'effetto Bohr. In sintesi: con un incremento della concentrazione locale di anidride carbonica e una diminuzione locale del pH, l'emoglobina reagisce rilasciando molecole di ossigeno. Queste ultime favoriscono i processi catabolici di ossidazione degli acidi grassi.
Come viene eliminata l'anidride carbonica somministrata?
L'anidride carbonica è espulsa dal corpo umano mediante i meccanismi endogeni, cioè processi fisiologici propri dell'organismo.
Come si svolge una seduta?
L'anidride carbonica (CO2) è somministrata per via sottocutanea per mezzo di aghi sottilissimi. Essi sono monouso e sterili. Tali aghi sono collegati tramite tubi a un apposito apparecchio che eroga CO2 na una velocità e quantità stabilita dal medico.
La carbossiterapia è dolorosa?
Non è un trattamento doloroso. Tuttavia, la percezione di dolore è fortemente influenzata da fattori come la sede di somministrazione e la sensibilità del paziente.
Quanto dura una seduta? E un ciclo terapeutico?
Ogni singola seduta dura in media dai 15 ai 30 minuti, in base al tipo di disturbo da trattare e della sua gravità. Alle fine della seduta è possibile riprendere le normali attività quotidiane.
Un ciclo terapeutico oscilla da un minimo di 4 sedute fino a un massimo di 20. L'intervallo fra una seduta e l'altra sono valutati e stabiliti dal medico. Alle fine della seduta, generalmente, è possibile riprendere tutte le normali attività quotidiane.
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